L’anarchico ciclista
era un poeta del viaggio
un eroe del fango.
Faccia da intellettuale
occhialini da anarchico russo
un’ocarina come compagna
una valigetta fissata al telaio.
Le ruote tagliavano il fango
era un’apparizione infernale.
Fra i binari della ferrovia
per evitare miglia di sabbia
corse incontro alla morte.
I treni merci
sono lunghi e lenti
ti sorprendono alle spalle.
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